mercoledì 1 febbraio 2017

LE VACANZE DI MAIGRET



LE VACANZE DI MAIGRET
di Georges Simenon
Adelphi
1999, brossurato, 
180 pagine, 10 euro

"Les vacances de Maigret", questo il titolo originale, è stato pubblicato per la prima volta in Francia nel 1948 ed è il ventottesimo (su oltre settanta) romanzo dedicato da Simenon al suo burbero commissario parigino, che qui sembra inizialmente un pesce fuor d'acqua e si muove impacciato, almeno inizialmente, in ambienti in cui non si trova a suo agio, come l'ospedale gestito da suore dove è stata ricoverata sua moglie (la "signora Maigret" citata in tanti racconti), vittima di un attacco di appendicite proprio al suo arrivi a Les Sables d'Olone, là dove la coppia ha deciso di trascorrere qualche settimana al mare. La località marittima (in Vandea) non è stata scelta a caso da Simenon, che ci era stato varie volte (tra il 1944 e la fine della Guerra vi era addirittura rimasto bloccato dagli eventi bellici). Benché vi si trovi in ferie, Maigret non può fare a meno di interessarsi a due morti misteriose che si verificano a Les Sables, entrambi riguardati due giorni donne, Emile e Lucille. La prima sembra solo un tragico incidente (la portiera chiusa male di una automobile fa cadere fuori la passeggera), la seconda è chiaramente un caso di strangolamento. Apparentemente non c'è nessun rapporto fra i due casi, essendo le vittime di diversa e lontanissima estrazione sociale. Ma la morte di Emile, alcune ore dopo la caduta dall'auto, avviene nell'ospedale dove è ricoverata la signora Maigret, e una delle suore ha ascoltato le enigmatiche parole pronunciate dalla ragazze nel suo ultimo delirio. Le indagini sono svolte dalla polizia locale, tuttavia Maigret vi partecipa da dietro le quinte, come consulente coinvolto per caso (lui, lo dice continuamente, è lì in vacanza), e fa subito dei progressi che lo portano a superare i colleghi e arrivare per primo alla soluzione del caso. E' interessante vedere come il commissario, man mano che vieni coinvolto nella vicenda, torna nei suoi panni di sempre e lo riconosciamo dopo averlo visto spaesato e a disagio fra suore, bagnanti e paesani. Il caso è insolito anche perché sembra di assistere una indagine del tenente Colombo: chi sia l'assassino lo si intuisce quasi subito, anche perché gioca a sfidare il commissario come i colpevoli telefilm americano fanno con il poliziotto di Peter Falk, ma l'interesse deriva dal modo in cui Maigret arriva a ricostruire le vicende, individuare il movente, incastrare il responsabile e farlo confessare. Si scopre persino l'esistenza di una terza vittima, un giovane creduto partito per Parigi e che invece giace cadavere in una cisterna a casa del suo uccisore. Come al solito, Simenon è maestro nel descrivere tipi umani (a partire dall'odiosa compagna di camera della signora Maigret, per arrivare al dottor Philippe Bellamy passando per la pescivendola Popin, il cameriere Francis, i giocatori di bridge, il suo albergatore, la vicina di casa di Lucille, le varie suore). Un giallo psicologico pieno di risvolti, un piccolo gioiello.

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