venerdì 31 marzo 2017

MANUALE DI LETTURA CREATIVA



MANUALE DI LETTURA CREATIVA 
di Marcello Fois
Einaudi
2016, brossurato
170 pagine, 14 euro

Bello a partire dal titolo. Ci sono fin troppi corsi di scrittura creativa, quando per imparare a scrivere si deve cominciare imparando a leggere. Alle lezioni di Marcello Fois (Nuoro, 1960, finalista dei Premi Campiello e Strega) avrei volentieri assistito dal vivo, se ci fosse stato un ciclo di conferenze non troppo distanze da casa mia; forse l'unico difetto di questa raccolta di saggi è appunto quella di non essere organica ma di assomigliare a dialoghi con il pubblico per introdurlo o farlo interessare agli argomenti trattati, saltando qua e là senza la pretesa di un vero e proprio corso esaustivo. In realtà, la raccolta organica alla fine lo è perché si parla sempre e comunque di scrittori e delle loro opere, però in ordine sparso dato che si tratta in gran parte di testi pubblicati altrove e poi radunati con i necessari aggiustamenti. Così, dopo una introduzione che fa da manifesto programmatico (l'incipit è "Io sono un lettore compulsivo"), si passa a parlare, in capitoli brevi ma significativi, delle idee (condivisibili) dell'autore sulla lettura e sulla scrittura (non esiste "buona scrittura" senza una "buona storia", e viceversa - ma anche "essere comoplicati è facilissimo, essere semplici è difficilissimo") e sulla critica ("in generale chi giudica lo stato di salute della letteratura italiana attuale non legge abbastanza"). Fois ritiene che la letteratura dovrebbe riprendersi il diritto (che Kafka, Lovecraft e Poe si erano guadagnati) di generare inquietudine. "Siamo noi un'Arcadia?" si chiedeva De Sanctis, e si rispondeva: "No, la Scuola è vita". La letteratura deve essere vita inquieta. Quindi si esamina il giallo, come genere, e quello italiano in particolare, ritrovandone le origini ne "Il cappello del prete" di Emilio De Marchi (1888) e ne "La mano tagliata" di Matilde Serao (1912). A seguire, ed è qui che il libro di Fois scende dall'universale al particolare iniziando a trattare singoli autori in ordine sparso, elzeviri, recensioni, introduzioni e brevi commenti su Attilio Veraldi, Fred Vargas, Giancarlo De Cataldo, Edgar Allan Poe, Mario Rigoni Stern, Manuel Vasquez Montalban, Edmondo De Amicis e, in ossequio alle proprie origini, tanti (e interessanti) scrittori sardi, da Grazia Deledda a Gavino Ledda.

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