venerdì 10 marzo 2017

THE WALKING RAT




THE WALKING RAT
di Leo Ortolani
Panini Comics
2016, cartonato
160 pagine, 19.90 euro

Leo Ortolani non fa parodie, reinventa. Trasforma qualcosa di già esistente in qualcosa di nuovo. Non importa conoscere l'oggetto della satira (in questo caso, la serie TV "The Walking Dead") per apprezzare le sue opere (come non occorre conoscere Batman per apprezzare Rat-Man) - anche se certo conoscere aiuta, ma nel senso che aggiunge qualcosa non che ne è la conditio sine qua non. Inoltre, Ortolani è un maestro del fumetto, oltre che dell'umorismo, come sceneggiatore e come disegnatore. A differenza dei disegnatori di cose buffe che vanno per la maggiore, Leo sa disegnare. Come Silver, come Walt Kelly, come Jeff Smith, come Bill Patterson, come Franquin, come Floyd Gottfredson. Sussiste in effetti l'equivoco per cui chi realizza vignette umoristiche non importa che disegni bene. Non è vero, naturalmente (e talvolta il disegno abborracciato è una cifra stilistica). "The walking rat" è un fumetto umoristico disegnato bene, a partire dalla copertina (complimenti al colorista, Lorenzo Ortolani, e alla casa editrice per la resa "tattile": gli zombi sono ruvidi sotto i polpastrelli). Umoristico, a dire il vero, fino a un certo punto: ci sono anche molte note drammatiche (a testimonianza di come non si tratti di una parodia) e situazioni avventurose risolte come in un thriller. Si ride, tuttavia, quando tutti si fanno la moglie di Brick in coma e l'ultimo della lista sorpreso a letto con lei dice: "Scusa Brick, credevo fossi in coma". Ci sono poi i risvolti satirici riferiti al mondo stesso del fumetto, con i lettori che mangiano vivo un autore anche prima di essere diventati zombi, e i closplayer che affollano anche da morti la grande fiera del fumetto, guidati dal più grosso di loro con il costume da Batman. Raf-Man è uno zombi anomalo, perché pur trasformato mantiene coscienza di se stesso e parla: vanamente cerca di organizzare una qualche forma di socialità fra i morti viventi, e di abbattere i pregiudizi dei vivi verso i cadaveri ambulanti. Niente da fare: sono battaglie contro i mulini a vento come quelle di chi cerca di impedire la deriva di una comunità sempre più sfalsata composta da orde che camminano senza una meta, composte da singoli chiusi in se stessi. Il volume raccoglie sei episodi collegati fra loro apparsi in bianco e nero sulla serie mensile di Rat-Man.

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