sabato 15 aprile 2017

PORN TO BE ALIVE



PORN TO BE ALIVE
di AA.VV.
80144 Edizioni
2015, brossurato
220 pagine, 14 euro

Partendo dal presupposto che s', assolutamente, porn to be alive, il porno per sentirsi vivi (suvvia, senza il brividini del porno la vita non sarebbe speziata allo stesso modo), questa brillante antologia propone nove racconti in prosa e quattro brevi storie a fumetti, assolutamente hard e assolutamente gradevoli. Nessuna ipocrisia sul "porno d'autore, inteso nel senso che se una cosa l'ha scritta un famoso scrittore allora è erotismo e dunque la si accetta, mentre se la firma non è di quel tale che scrive sul giornale allora no, che schifo. I pornografi che hanno scritto (bene) i racconti di questo aureo libretto, pur niente affatto dilettanti allo sbaraglio (e di sicuro senza alcuna soggezione), non hanno voluto fingere di dedicarsi a raccontare nient'altro se non il sesso goduto. Peraltro, una autrice come Elena Bibolotti è tutt'altro che sconosciuta e fra i fumettisti spicca Giuseppe Manunta, la cui fama è internazionale. Si accusa spesso il porno di non essere sostenuto da una trama, come se, in quest'ambito, l'intelaiatura fosse importante e non contassero di più i particolari, i momenti, i passaggi, gli scambi, le danze dei corpi, le luci, i sospiri, i dettagli. Ma, in "Porn to be alive", l'accusa è ingiustificata perché tutti i racconti hanno una storia a sostegno. Una chicca, senza pretese, ma una chicca.

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