sabato 3 febbraio 2018

SENZANIMA



Luca Enoch - Stefano Vietti - Mario Alberti
SENZANIMA
Sergio Bonelli Editore
2027, cartonato,
80 pagine, 16 euro


Prima ancora che la miniserie "Senzanima" (dedicata alle avventure giovanili di Ian Aranill narrate con un linguaggio più crudo e "adulto" della originaria serie a fumetti di Dragonero) giunga in edicola, il primo episodio è stato pubblicato in un volume cartonato destinato al circuito librario. Dragonero è un personaggio legato a un genere, il fantasy (o più precisamente l'heroic fantasy), che ha i suoi cultori e che risponde a regole precise, per cui va sempre valutato tenendo conto dei codici letterari a cui risponde. Il recente successo di alcune serie TV che si inseriscono nel filone del "Signore degli Anelli" ha reso molto popolari (anche, appunto, grazie al successo dei film di Peter Jackson) gli stilemi e gli ingredienti di questo tipo di storie. "Senzanima", tuttavia, condisce di realistica asprezza le consuetudini del genere, nei dialoghi, nella scansione delle sequenze e nella trama, e dunque seleziona un pubblico più scafato. Qualcuno, tra il tradizionale pubblico bonelliano, potrebbe persino essere infastidito da certe tavole e da certi balloon. Siamo però al di fuori della collana regolare di Dragonero, e la miniserie che farà seguito al volume avrà un marchio editoriale diverso. Le prime sessanta tavole (tanto sono lunghi gli episodi, compreso questo d'esordio) raccontano di un giovane e ribelle Ian che fugge dal castello di famiglia dopo un litigio con i genitori e si arruola nella compagnia mercenaria dei Senzanima ("brutti soggetti, quelli.."), che prende il nome dal capitano Greevo Senz'anima che la comanda. I vari ceffi che compongono la compagnia sono tutti caratterizzati da poco piacevoli singolarità (ci sono cannibali e resuscitati dalla tomba), ma nel complesso il gruppo è coeso quanto temuto e disprezzato da amici e nemici. Ian resterà (già lo sappiamo) due anni con i Senzanima, prima che il nonno Herion lo rintracci e lo riporti a casa. L'avventura proposta in volume ha una trama esile che serve però a mettere sul tavolo ciò che serve in vista del successivo proseguo: ci viene spiegato anche il perché del naso rotto di Dragonero. Eccellenti gli sceneggiatori (che sono poi i due creatori del personaggio). I disegni sono affidati al grande Mario Alberti, che non sembra però neppure un lontano parente dello strepitoso illustratore della graphic novel di Tex realizzata prima di questa. Intendiamoci: bravissimo comunque. Ma lo stile è del tutto diverso: aspro, spigoloso, caotico come la storia che viene raccontata.

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